Ovunque io sia

La mia Valutazione:

8/10

Le mie considerazioni

“Ovunque io sia” è un romanzo molto amaro che ho scelto per la sfida di lettura, come romanzo sulla maternità. Le protagoniste sono tre donne: madre, figlia e  madre adottiva che la figlia chiama “matrigna”.  Il titolo, “Ovunque io sia”  si può interpretare come un  grido materno, la promessa delle mamme quando la sorte le strappa alla vita troppo presto. “Ovunque io sia, io sarò con te”.

È una storia di famiglia, anzi di famiglie, e le vicende si dipanano dagli anni del dopoguerra fino ai giorni nostri, a Lisbona. Le vicende storiche fanno da sfondo alla vita delle tre donne principali: Margarida, Maria de Ceu e Donna Ofelia. Sono donne schiacciate dalla vita, vittime di uomini egocentrici che le deludono dalla prima all’ultima pagina. I personaggi maschili sono molto negativi: uomini meschini e brutali, simbolo e prodotto della dittatura portoghese.

L’unico sentimento positivo presente nel romanzo è quello materno, un simbolo di salvezza e speranza.

Il romanzo mi ha coinvolta grazie a una scrittura curata e a una trama avvincente. Nonostante la storia sia intrisa di tristezza e mi abbia suscitato momenti di angoscia, la sua forza risiede proprio nella capacità di emozionare e di far riflettere.  Lo consiglio, ma non è adatto se si vive un momento di depressione o malinconia, non aiuta a migliorare lo stato d’animo.

 

La trama

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