È la prima volta che scrivo delle riflessioni su un romanzo, e non riesco a trovare le parole giuste. Monumentale è sicuramente l’aggettivo più adatto: è un romanzo molto lungo, che ho letto e ascoltato con lentezza, gustandomi ogni pagina. Racconta la storia di una famiglia georgiana, a partire dal 1900 fino alla prima decade degli anni Duemila. Al centro vi è Anastasia (Stasia), nata nel 1900 da un fabbricante di cioccolato, e la vicenda si sviluppa fino a Brilka, la nipote di Niza, che decide di scrivere la storia della famiglia per lei.
Questa saga familiare, quella degli Jashi, si intreccia inesorabilmente con la storia della Georgia, dell’URSS e dell’ex Unione Sovietica: una storia tragica che, devo ammettere, conosco poco. Guerre, politica, dolore e amore si mescolano, creando un romanzo impossibile da dimenticare. Alcuni personaggi sono volutamente anonimi, ma risultano comunque riconoscibili: figure crudeli, realmente esistite, che l’autrice lascia ai lettori il compito di identificare.
Fatico a staccarmi da questa bellissima e struggente storia. Le donne di questo romanzo mi sono entrate nel cuore: vittime e al tempo stesso protagoniste di una Storia più grande di loro. Ci sono pagine dolcissime e altre estremamente cruente; la scrittura è fluida, il ritmo incalzante e quindi non cala mai l’attenzione.
Il romanzo è composto da otto libri, ognuno dei quali racconta la vita di un membro della famiglia Jashi. Uno degli elementi più affascinanti è la ricetta della cioccolata, tramandata di generazione in generazione a una sola persona: una cioccolata dal sapore sublime, quasi “magico”, ma capace di portare sfortuna a chi la assaggia. Ho voluto intendere questa cioccolata come una metafora delle scelte che facciamo nella vita, del loro peso e della consapevolezza che esse possono cambiare il nostro destino.
L’unica critica che posso fare riguarda il settimo libro, quello che racconta di Niza, l’autrice della storia: è un racconto più ripetitivo e lento rispetto agli altri, ma questo non toglie nulla alla grandezza del romanzo.
È stata una lettura lunga e impegnativa, ma mi ha arricchito, emozionato e stimolato a imparare di più sulla storia della Georgia e di quella parte di Europa purtroppo di nuovo protagonista di tragiche vicende. Il mio giudizio complessivo è estremamente positivo: è un libro che consiglio a chiunque ami le saghe familiari, la Storia con la “S” maiuscola, e le storie intense e memorabili.
Una risposta
Grazie! Meravigliosa!