La Valle dell’Eden

La mia Valutazione:

10/10

Le mie considerazioni

Ci sono romanzi che fin dalle prime pagine accolgono e coinvolgono, credo che ogni lettore ogni volta che apre per la prima volta un libro si aspetti quella sensazione lì, ed è una grande soddisfazione quando capita.
La Valle dell’Eden è così, è un capolavoro. È il Romanzo per eccellenza, oltre 700 pagine che si devono leggere adagio, lo avevo cominciato come una grande abbuffata, ma sono tornata indietro per assaporarmi ogni riga.
È la storia di due famiglie, i Trask e gli Hamilton ( Samuel Hamilton, personaggio luminoso, è il nonno materno di Steinbeck) si svolge in California e già solo le descrizioni dei luoghi valgono la lettura. Come nei suoi altri romanzi Steinbeck mette in evidenza le differenze sociali, la luce e l’ombra dei protagonisti, il contrasto tra il bene e il male. Le pagine in cui viene trattato il termine biblico “Timshel” cioè “Tu puoi” sono tra le più profonde, emozionanti e illuminanti che abbia mai letto, esse rappresentano uno spunto di riflessione su libertà e responsabilità di noi umani, da leggere e rileggere.

Ci sono pagine struggenti, tutti i personaggi sono tratteggiati benissimo, ciascuno con le sue peculiarità che ce li possono rendere simpatici e amabili oppure detestabili.
Il personaggio più negativo in assoluto è Cathy, una donna malvagia, una delle figure più cattive della letteratura. Oltre alla cattiveria innata ha una grande disperazione, che non la giustifica, ma nelle persone cattive e negative c’è quasi sempre questa emozione così complessa e sotto certi aspetti questo binomio cattiveria e disperazione lo troviamo anche in altri personaggi seppur in maniera minore. Cathy o Kate, come si chiamerà da un certo punto del romanzo, mi ha fatto pensare ad un’altra madre di un romanzo di Steinbeck, la mamma Joad di Furore. Tanto è negativa l’una quanto immensa l’altra. Mamma Joad mi è rimasta nel cuore per il suo carattere forte e determinato nel gestire la sua famiglia, simbolo di tanti disperati, ma anche per la sua dolcezza e generosità. Lo stesso sentimento che mi ha suscitato Lee, il servitore cinese della famiglia Trask di questo romanzo. Lee dona amore alla famiglia è il collante e pilastro della famiglia. Lui incarna Amore e senso della famiglia.
Più un romanzo è bello, più è difficile scriverne perché non si riesce a descrivere qualcosa che è già perfetto, si rischia di rovinarlo. Si può però dare un consiglio: leggerlo.

La trama

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Cerca tra i miei libri