Il metodo del coccodrillo

La mia Valutazione:

9/10

Le mie considerazioni

Capisco perché De Giovanni sia costantemente in classifica. È un prolifico autore di thriller e, nonostante fossi inizialmente prevenuta, ho scoperto uno scrittore di grande talento. L’ascolto è stato straordinario: Peppe Servillo, con il suo accento napoletano, ha arricchito la storia rendendola ancora più coinvolgente. Il ritmo è incalzante, non ti concede pause, ti spinge a fare ipotesi e congetture, invitandoti a indagare insieme all’Ispettore. È perfetto perché mantiene alta la suspense, introducendo continuamente nuovi elementi che tengono la mente del lettore in costante attività. Non ci si limita a cercare il killer, ma soprattutto il movente dietro gli atti commessi.

Non mi aspettavo un libro così piacevole, con una scrittura scorrevole e un perfetto equilibrio tra vicende personali e indagine. I personaggi sono descritti con cura, poco a poco, permettendoci di conoscere la loro vita senza sovraccaricare la narrazione con eccessive descrizioni o ricordi del passato, che potrebbero interrompere il flusso della storia.

La trama

Un killer freddo e metodico sta seminando il panico in città. Lo chiamano il Coccodrillo. Come il rettile sa aspettare la preda e colpirla al momento giusto, e dopo aver ucciso piange, o almeno cosí sembra. Delle indagini finirà con l’occuparsi, quasi per caso e con disappunto dei superiori, un ispettore siciliano trasferito da Agrigento per punizione. Un pentito lo ha accusato di collaborare con la mafia e lui ha perso ogni cosa: il lavoro, la moglie, la figlia. Il suo nome è Giuseppe Lojacono e sorprenderà tutti, tranne il giovane magistrato Laura Piras, donna brusca e appassionata che crede in lui da subito. I due avranno modo di incontrarsi di nuovo: a Pizzofalcone.

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