Gli Umani è un romanzo con elementi di fantascienza, matematica e astronomia. Sono materie molto lontane da me, ma in questa storia sono ben armonizzate e si leggono con facilità. Ho pensato che sarebbe stato bello anche il titolo “Educazione Sentimentale di un alieno”.
Racconta la storia di un alieno che arriva sulla Terra per impedire agli esseri umani di scoprire un’importante formula matematica. All’inizio pensa che gli umani siano ripugnanti fisicamente, stupidi e primitivi. Non capisce perché provino emozioni, piangano o si arrabbino per cose che a lui sembrano inutili.
Ma pian piano, vivendo nei panni del prof. Andrew Martin di Cambridge, inizia a conoscere davvero gli esseri umani. Impara che, anche se hanno tanti difetti, sanno amare in modo profondo. Scopre la bellezza delle piccole cose, come il burro d’arachidi, la musica, la poesia, soprattutto Emily Dickinson, o le passeggiate sotto la pioggia. Capisce cosa significa avere una famiglia e prendersi cura di qualcuno.
L’educazione sentimentale dell’alieno è proprio questo: imparare a provare emozioni, capire il dolore e la felicità, sentire nostalgia e amore. È come se scoprisse che la vera forza degli umani non è l’intelligenza, ma la capacità di amare, soffrire, sperare e continuare nonostante tutto.
Ci sarebbe tanto da sottolineare in questo libro. È un ottimo spunto di riflessione per noi umani. Nelle ultime pagine ci sono i 97 consigli che l’alieno scrive per Gulliver, suo “figlio”: sono da leggere e rileggere per rimanere davvero umani.
Lo consiglio, in un momento storico in cui gli umani stanno dando il peggio di sé, tra guerre atroci, clima impazzito e poca lucidità di chi governa il mondo, non dobbiamo perdere la fiducia. C’è ancora del buono e non dobbiamo smettere di cercarlo.