Avevo già letto un romanzo di questa autrice, mi era piaciuto lo stile asciutto, sarcastico e pungente.
Questo libro è un testo teatrale scritto quando era molto giovane e racconta le ore successive al funerale di un uomo. In poche pagine e senza usare parole di troppo, l’autrice è riuscita a descrivere bene sia i protagonisti che i loro stati d’animo, i loro conflitti, le gelosie, i segreti di famiglia, i rancori mescolando comicità e tragedia.
Non è un capolavoro, ma mi ha fatto riflettere sul fatto che ciascuno reagisce in modo unico davanti al dolore o alla perdita. Di fronte alla sofferenza, alla morte, le cose non dette e i sentimenti sono più nitidi, cade il velo d’ipocrisia che spesso ci protegge e ci mostriamo per come siamo.
Forse mi aspettavo di più, soprattutto il finale mi è sembrato affrettato e incompleto.