“…arrivato all’ultima pagina chiusi il libro e me ne rimasi un po’ a rigirarmelo tra le mani, senza muovermi, rimanendo lì: nella privata e solitaria liturgia del leggere quello è l’equivalente della standing ovation nei teatri. Alessandro Baricco”
Questo è successo a conclusione di questo romanzo monumentale e geniale.
“4 3 2 1” è un romanzo scritto da Paul Auster che affascina per la sua trama avvincente e la profondità dei personaggi. Auster esplora le molteplici possibilità della vita attraverso quattro versioni alternative dello stesso protagonista, Archie Ferguson.Ciò che rende questo romanzo così coinvolgente è la maestria con cui Auster intreccia le vite di queste quattro versioni di Archie, permettendo ai lettori di scoprire le diverse direzioni che la vita potrebbe prendere in risposta alle circostanze e alle scelte. Ogni storia offre una prospettiva unica e affascinante, inducendo a riflettere sulla natura dell’identità , del destino e delle opportunità che ci si presentano.
La scrittura di Auster è impeccabile, così come la sua capacità di creare personaggi complessi, immersi nella società americana del XX secolo. Nel romanzo, la politica, la cultura e i grandi eventi storici americani si intrecciano con le vite dei singoli, rendendo la narrazione ancora più ricca e significativa.
“4 3 2 1” è un’opera straordinaria che mi ha affascinata e coinvolta con le sue riflessioni profonde sulla natura umana. È un romanzo che lascia il segno anche dopo aver voltato l’ultima pagina, spingendo a riflettere sulle molteplici strade che la vita può intraprendere e sull’importanza delle scelte che facciamo lungo il nostro cammino.
La lettura di “4 3 2 1” ha occupato il mese di marzo, durante il quale ho compiuto il mio sessantesimo compleanno, aggiungendo così un significato speciale a questo momento di riflessione. Il romanzo mi ha spinto a esaminare le varie direzioni che la mia vita avrebbe potuto prendere, offrendomi nuove prospettive sul passato, il presente e il futuro. È stata un’esperienza coinvolgente e significativa che ha arricchito il mio sessantesimo compleanno, un momento di bilancio sul passato, sul presente e di speranza per il futuro.