Ci vediamo per un caffè

La mia Valutazione:

7/10

Le mie considerazioni

Dovendo leggere un libro orientale mi sono orientata verso questo autore che sta vendendo milioni di libri del filone “del caffè”. L’ho letto in pochi giorni, si tratta di quattro storie i cui protagonisti si recano nel caffè gestito da personaggi particolari per poter rivivere un momento della vita passata, un momento in cui si vorrebbe aver agito diversamente. CI sono il professor Kadokura, che ha trascurato la famiglia per il lavoro; i coniugi Sunao e Mutsuo, addolorati per la scomparsa dell’amatissimo cane; Hikari, pentita di non aver accettato la proposta di matrimonio del fidanzato Yoji; e infine Michiko, che è tornata nel locale in cui aveva incontrato il padre Bella idea, ma come mi è già successo in precedenza, faccio fatica ad entrare nelle storie del lontano Oriente, è un mondo molto diverso dal nostro. Quando decido di leggere un libro di un autore giapponese o coreano so già che dovrò uscire da ogni mia “abitudine” letteraria, spogliarmi di qualsiasi tipo di aspettativa e accettare quello che viene come viene, senza giudicare con il solito metro. Perché, niente da fare, i giapponesi sono diversi. Pensano diversamente e scrivono diversamente. Ho la sensazione di una invisibile barriera culturale che viene fuori e mi separa da una mente orientale. Troppa fatica per godere del piacere della lettura

La trama

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