Il mondo deve sapere

La mia Valutazione:

8.5/10

Le mie considerazioni

Il mondo deve sapere è un libro che consiglio vivamente: è ironico, intelligente e molto attuale. Michela Murgia racconta in forma di diario l’esperienza di una giovane donna che lavora in un call center, tra corsi motivazionali assurdi, pressioni costanti e tecniche di vendita aggressive.

La scrittura è brillante: si ride spesso, anche se il tema è serio e drammatico. Murgia riesce a farci vedere quanto sia difficile e frustrante lavorare in un ambiente dove tutto è fatto per manipolare e sfruttare i più deboli, spesso giovani senza alternative o persone con poche possibilità economiche. È una sorta di piramide in cui i superiori sfruttano i sottoposti, e questi, a loro volta, si rifanno sui clienti più fragili, come casalinghe sole o anziani.

Uno degli aspetti più interessanti è proprio l’uso del linguaggio: parole inventate, slogan motivazionali, tecniche persuasive. Murgia chiama giustamente questo sistema telefucking, una parola forte ma efficace per descrivere il telemarketing aggressivo che conosciamo bene.

Divertente e intelligente è anche l’idea di usare cognomi di fantasia per i personaggi, ma scelti in modo che rispecchino subito il loro ruolo o il loro carattere: un modo ironico per descrivere tipi umani riconoscibili, senza bisogno di molte spiegazioni.

Anche se il libro è uscito nel 2006, resta molto attuale. Anzi, oggi la precarietà è forse ancora più diffusa. Questo libro riesce a farci ridere e pensare allo stesso tempo. È una lettura utile per capire meglio certi meccanismi del mondo del lavoro e della comunicazione.

La trama

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