Errore di sistema

La mia Valutazione:

9/10

Le mie considerazioni

In seguito alla vicenda dello spionaggio da parte di un software governativo venuta alla ribalta nel mese di febbraio*, ho deciso di leggere questo memoir, suggerito da un’amica. Si tratta dell’autobiografia di Edward Snowden, un giovane uomo che, appassionato d’informatica sin dall’infanzia, è arrivato a lavorare ai massimi livelli dell’Intelligence degli Stati Uniti.

Il protagonista, che ora vive in Russia, è passato alla storia per essere stato il primo Americano a raccontare le malefatte e i soprusi del governo statunitense grazie alla sua conoscenza informatica, alla sua intelligenza e al suo coraggio.

Snowden racconta come ha deciso di divulgare ciò che aveva scoperto lavorando negli uffici dell’Intelligence. La tutela della privacy delle persone è la causa della vicenda di Snowden che ad un certo punto si rende conto dell’ingiustizia a cui sono sottoposti gli Americani e non solo.

“La privacy è l’espressione di un diritto collettivo, quando però costruiscono un sistema che cataloga, immagazzina e sfrutta gli scambi tra persone per usarli contro di noi, bisogna stare in guardia. Il governo americano, nel più totale disprezzo dei principi costituzionali, ha assunto, in segreto, il controllo della sorveglianza di massa”

La lettura di questo memoir mi ha fatto molto pensare, mi ha reso inquieta, ci sono molti spunti di riflessione indotti dall’autore. Dovrebbe essere una lettura obbligatoria per i giovani per evitare che tutto ciò che è stato conquistato nel tempo con sangue e fatica sfoci in un futuro distopico di autoritarismi. Ci stiamo già avviando, gli avvenimenti degli ultimi tempi lo dimostrano. Anche le democrazie più solide sono in crisi, oggi i governi autoritari sono forti nella gestione di internet: dispongono di una vastissima mole di dati, hanno strumenti informatici, possono localizzare e seguire gli oppositori, possono impedire l’accesso ad internet e monitorare le conversazioni online.  La tecnologia che ci ha dato agli inizi l’idea di libertà si sta ritorcendo contro di noi. Questo libro è una testimonianza dell’età digitale in cui viviamo.

Il mio voto è sicuramente ottimo, l’autore antepone i principi democratici e i suoi valori alla sua storia personale, non fa l’eroe, lui scrive come cittadino che si è trovato in circostanze straordinarie e ci mette in guardia, ho faticato non poco nella lettura a causa delle sigle dei vari enti ed organismi, delle descrizioni “tecniche” dei vari passaggi non essendo del settore. Bisogna però riconoscergli la bravura nel riuscire a raccontare una storia così complicata in modo semplice.

*Non se ne parla già più

La trama

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